Il terreno è l'inizio e la fine di tutto

Il terreno è l'inizio e la fine di tutto

Il benessere e la fioritura delle piante dipende dalla loro posizione. Luce e temperatura sono un fattore, il terreno è tutto, poiché è la base che fornisce ad ogni pianta il nutrimento necessario con continuità  e affidabilità .

Il terreno andrebbe innanzitutto analizzato con la mano. Generalmente i terreni pesanti si riconoscono perché formano piccoli grumii nella mano. Questi terreni sono ricchi di limo e in parte argilla, tendono con le piogge a formare molto fango e non possiedono una grande struttura. Sono freddi e difficili per il radicamento delle piante, soprattutto se compressi. In questo caso l'apporto di sostanza organica mista a sabbia di fiume seguita da una profonda lavorazione per miscelare gli strati migliorerebbe di molto la situazione.
I terreni leggeri, invece, sono ricchi di sabbia. Potete riconoscerli dal fatto che se ne prendete in mano una manciata, scivolerà  via senza quasi lasciar traccia. Sono meglio di quanto spesso si pensi dato che sono facili da lavorare, si riscaldano molto in fretta e assumono l'acqua velocemente, ciò aiuta le piante a radicare facilmente. Purtroppo hanno però il difetto di non trattenere a lungo l'acqua e tantomeno gli elementi nutritivi, perciò conviene migliorare questo aspetto con somministrazioni di torba e compost. I terreni che non mostrano caratteristiche di un estremo o dell'altro si adattano a qualsiasi pianta senza grandi difficoltà , basta una normale manutenzione che rimpiazzi le sostanze nutritive assorbite dalle piante con concimi adeguati, soprattutto nelle caso di piante da fiore.

Oltre alla composizione del terreno è molto importante anche il suo livello di acidità  (pH). Dal punto di vista chimico i terreni si classificano in considerazione della reazione chimica (pH) che per la maggior parte delle specie deve essere intorno a 7, cioè alla neutralità . Nei terreni acidi quindi con pH minore di 6,5, crescono bene tutte le piante "acidofile" come Azalee, Rododendri, Kalmie e Gardenie, mentre in quelli alcalini (pH 7,5) i Garofani.

Chiunque abbia mai infilato un bastone nel terreno sa anche che è abitato da una mriade di diverse forme di vita e microrganismi. Anche lombrichi, millepiedi, piccoli insetti, larve e crisalidi, funghi e batteri abitano il terreno.