Gli 8 passi WOLF

Gli 8 passi WOLF

La vita multiforme presente nel terreno ne determina la fertilità . Di conseguenza è necessario offrire agli organismi che vi brulicano le condizioni ottimali. Nessuna paura! La cura di questo complicato sistema è in realtà  semplice se si conoscono le 8 fasi del sistema WOLF Garten.

Per attivare gli organismi e i batteri presenti nel sottosuolo, favorendo l'assimilazione delle sostanze nutritive da parte delle piante, è fondamentale avere cura del terreno. In altre parole, lavorarlo nel periodo giusto e con gli attrezzi adatti. Ad esempio, dopo il periodo invernale, è necessario provvedere all'areazione e al deflusso dell'acqua superflua, rompendone lo strato superiore. Durante la stagione calda, invece, questi lavori garantiscono che non ristagni troppa umidità . Anche mantenere il giusto equilibrio tra aria ed acqua è importante: per quanto riguarda la prima, più aria riesce a penetrare nello strato superiore del terreno, maggiore sarà  lo sviluppo dei microrganismi, riducendo di conseguenza la formazione di indesiderati residui di decomposizione; per quanto riguarda l'acqua, basta che rimanga nella misura necessaria per la crescita delle piante. Attraverso un dissodamento regolare, da effettuare preferibilmente nel periodo estivo, si provvede a non farla drenare né evaporare velocemente,  consentendone una migliore assimilazione da parte del terreno. Durante il suo corso attraverso i canaletti, i piccoli grumi di terra si appoggiano come un coperchio su questi minicontenitori d'acqua naturali e l'umidità  preziosa va a beneficio degli organismi del terreno e delle piante.

Prima fase: Rompere
Dopo i mesi invernali il terreno, da umido, minaccia di seccarsi. E' necessario quindi romperne lo strato superiore per dissodare, smuovere e arieggiare, senza danneggiare le radici.  Questo intervento è molto utile in quanto consente, mentre si secca lo strato superiore del terreno, di conservare l'umidità  nello strato inferiore, sede delle radici delle piante.






Seconda fase: Sbriciolare
Dopo avere rotto lo strato superiore del terreno è importante frantumarne la struttura grossolana, al fine di ottenere le condizioni ottimali per tutti i tipi di vita nel terreno. Le piante che devono formare le loro radici, sia dopo la semina che dopo il trapianto, trovano nel terreno finemente sbriciolato, che offre poca resistenza alla penetrazione, le condizioni ideali per la loro crescita. Inoltre, anche la distribuzione dell'acqua ne è facilitata.
Terza fase: Seminare e piantare
La primavera è il periodo della semina e del trapianto delle giovani piantine. Per la prima, da effettuare preferibilmente in un terreno relativamente secco, che consente di determinare subito sul terreno la distanza giusta e la profondità idonea. Per procedere comodamente ed in modo uniforme, alla distribuzione delle sementi, aiutatevi invece con la Seminatrice : sarà  semplice inserire la quantità  di semi che effettivamente va in un filare. In questo modo otterrete una germinazione uniforme evitando un diradamento successivo delle giovani piantine. Ricoprite quindi i filari con della terra e bagnate leggermente la superficie, ma senza infangare il terreno. Inoltre, trattate le giovani piantine ed i bulbi con cura: il Piantabulbi automaticoè particolarmente indicato per bulbi e piccole piante con radici, in quanto ne facilita l'affondamento nel terreno alla profondità  ottimale.



Quarta fase: Dissodare
Solo in un terreno preparato al meglio, dal momento della semina fino al raccolto, le piante trovano le condizioni ottimali alla crescita. La terra deve sempre respirare e mai formare una crosta, è necessario quindi dissodare bene il terreno per consentire ad aria, calore e umidità  di penetrare fino alle radici. Con ripetuti dissodamenti si migliora l'affinamento del terreno e, di conseguenza, la crescita delle piante, mentre sarà  ostacolata la diffusione delle erbacce.


Quinta fase: Concimare
Le concimazioni servono a fornire al terreno le sostanze mancanti nella misura adeguata, ma verso quale tipo di concime conviene orientarsi: organico, minerale o entrambi? La differenza maggiore tra questi tipi di concimi consiste nella loro provenienza. I concimi organici derivano da sostanze animali ed hanno la funzione di attivare la vita nel terreno e stimolare la formazione di humus, migliorando la fertilità  del suolo in modo durevole. In essi la composizione esatta delle varie sostanze nutritive varia in maniera sensibile, non sono quindi ritenuti idonei ad apportare nutrimenti specifici, ma risultano invece eccellenti per concimazioni generiche. Un eccessivo dosaggio non provoca danni al terreno e alle piante.

I concimi minerali si producono dalle materie prime inerti. In essi la composizione delle sostanze nutritive principali può essere controllata con precisione. Ad esse appartengono l'azoto (N), indispensabile per la struttura delle cellule e della loro crescita, il fosforo (P), che aumenta la crescita delle radici, la formazione di fiori e frutti ed il potassio (K), che aumenta la resistenza delle cellule contro gli sbalzi di temperature, oltre ad alcuni elementi traccia come per esempio il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il boro (B), il rame (CU), il manganese (Mn) e lo zinco (Zn). La ricetta dei concimi minerali può essere calibrata in modo preciso e mirato, in base al fabbisogno delle piante, ma è molto importante rispettare le quantità: una concimazione eccessiva è tanto dannosa quanto un terreno troppo magro. I cosiddetti concimi a lenta cessione di sostanze nutritive, consentono di eliminare l'effetto di breve durata garantendo un approvvigionamento delle piante più duraturo.

Sono infine disponibili anche i concimi organico-minerali che uniscono i vantaggi del miglioramento del terreno e dell'apporto mirato di sostanze nutritive. I concimi specifici per piante ed orto sono una miscela perfetta che assicura una rapida e sicura crescita delle sementi, un veloce attecchimento delle giovani piantine e un forte sviluppo delle radici. Questo prodotto, inoltre, aumenta velocemente la capacità  di resistenza contro parassiti e malattie e favorisce un'eccellente qualità  del terreno.





Sesta fase: Sarchiare
In piena estate le erbacce diventano un grosso problema, in quanto tolgono sostanze nutritive e spazio alle piante coltivate. Per eliminarle vi consigliamo il Sarchiatore Oscillante   con lame in acciaio temperato su entrambi i lati, che smuove il terreno e sarchia l'aiuola contemporaneamente.I Sarchiatori e le Zappette WOLF-Garten sono utilissimi in questa fase: penetrano nel terreno, lo smuovono e tagliano le radici delle erbacce, estirpando rapidamente ed in profondità , tanto quelle con le radici piatte, quanto le specie che si moltiplicano con germogli sotterranei.





Settima fase: Pulire
In natura è quasi impossibile trovare un terreno privo di erba, erbacce selvatiche o materiale organico decomposto. Anche in giardino, dopo aver sarchiato, si trovano sempre rami rotti, foglie cadute di alberi, petali di fiori e rifiuti pericolosi per le colture: le erbacce strappate spesso portano ancora semi per altre piante, le foglie cadute, invece, possono rappresentare il terreno ideale per le micosi. Con l'aiuto della Scopa Regolabile  è comunque facile tenere puliti aiuole e sentieri. Grazie ai  denti elastici in acciaio, all'alta stabilità  e alla semplicità  di regolazione, questa scopa consente di eliminare qualsiasi tipo di materiale, fine o grosso, anche dagli angoli difficilmente raggiungibili e sotto alberi e cespugli.





Ottava fase: Vangare
Quando la stagione volge al termine tanti terreni sono troppo compressi. Diventa necessario vangarli fino ad una profondità  di 15-20 cm e anche di più utilizzando la Vang o la Forca . In questo modo, con il freddo l'acqua nel terreno tende a gelare e di conseguenza le terra si espande. Inoltre, i ripetuti cambi di temperatura intorno agli O°C, causando delle piccole esplosioni e sbriciolando il terreno in piccoli grumi, lo rendono maturo per la primavera.

Con questa ultima fase si è chiuso il ciclo di lavoro.