TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI.

TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI.
E' buona pratica effettuare nel periodo invernale a tutte le piante trattamenti antiparassitari, uno subito dopo la
caduta delle foglie, irrorando anche le foglie cadute a terra, ed uno prima del rigonfiarsi delle gemme a primavera.
I trattamenti vanno effettuati su tutti gli alberi ed arbusti spoglianti (quelli che perdono le foglie) ed in particolare
su tutti i fruttiferi, sulla vite, sulle piante dei piccoli frutti ( lampone, ribes, ecc.) sulle rose e sugli arbusti
ornamentali, ecc. ed, in forma diversa, sulle piante sempreverdi (olivi, agrumi, sempreverdi ornamentali, ecc,).
Molte piante tra cui pesco, pero, melo, ciliegio e albicocco sono cuprosensibili e non tollerano l'irrorazione di sali
di rame a concentrazione elevata sulle foglie. Il trattamento invernale, eseguito durante il riposo vegetativo,
consente di apportare loro il rame, prezioso elemento, capace di difenderle per lungo periodo dalle malattie
fungine.
I trattamenti invernali
utilizzano miscelati tra di loro con funzione preventiva prodotti anticrittogamici, prodotti
insetticidi e prodotti apportatori di microelementi.
Prodotti per Trattamenti Anticrittogamici :
L'ossicloruro di rame e calcio nella moderna forma di Caffaro Rame Blu WG New
ad alta
concentrazione (32,0% di rame)
consentito in agricoltura biologica
.
Il solfato di rame miscelato con calce idrata denominato Poltiglia Bordolese in commercio con il
nome di Poltiglia Manica 20 PB (20.0% di rame),
consentito in agricoltura biologica.
La propoli in soluzione idroalcolica
o in soluzione glicolica
consentito in agricoltura biologica.
Prodotti vari di sintesi non consentiti in agricoltura biologica. Si ricorda a questo proposito che
molti prodotti a base di Ziram sono
revocati dal Ministero della Salute o dalle stesse case
produttrici.

I trattamenti invernali sono di grande utilità anche per gli agrumi, l'olivo e le piante sempreverdi ornamentali.
La particolarità di queste piante è di non perdere le foglie e nel caso degli agrumi di portare a maturazione i
frutti nella stagione invernale. I trattamenti invernali devono essere limitati all'irrorazione del NAB e della
propoli in presenza di frutti sugli agrumi e del NAB Ramato e del silicato di sodio sugli olivi e sugli agrumi
dopo la raccolta dei frutti ed in assenza di fioritura.
Le piante sempreverdi ornamentali ( lauroceraso, lauro nobile, evonimo ecc.) vanno trattate con NAB (senza
rame) associato a silicato di sodio allo scopo di prevenire l'insorgere del mal bianco e l'insediarsi della
cocciniglia.

protezione biologica


Tra i prodotti che maggiormente si prestano alla protezione biologica, troviamo:
  1. SAPONE MOLLE: diluito in acqua si spruzza sulle foglie per rimuovere delicatamente afidi, la loro melata o anche eventuali fumaggini;
  2. EQUISETO: la polvere micronizzata, si lascia macerare in acqua per almeno 24 ore e successivamente si porta a bollore e poi si spruzza sia sulle foglie che sul terreno, è attivo sulle malattie fungine, oltre ad essere un ottimo rimineralizzante;
  3. QUASSIA AMARA: ha un'azione deterrente verso insetti che mangiano le foglie;
  4. PROPOLI: estratto dal materiale resinoso prodotto dalle api è in grado di creare un  ambiente inospitale a crittogame ed insetti in genere;
  5. OLIO  DI LINO: utilizzato per migliorare la stesura dei prodotti, soprattutto in presenza di coccinigli ed uova di insetti;
  6. OLIO DI NEEM: indicato in presenza di insetti con apparato succhiatore e masticatore;
  7. ORTICA: la polvere micronizzata, si lascia macerare per almeno 48 ore e poi si spruzza sia sulle foglie che sul terreno , è attivo su acari ed afidi;
  8. BENTONITE: migliora e stimola la produzione delle difese naturali ed asciuga le fasi liquide delle crittogame;
  9. SOLFATO DI RAME: classico prodotto utilizzato con successo su piante da orto, da frutto e da giardino per le spiccate proprietà rinforzanti ed igienizzanti;
  10. CALCE IDRATA:prodotto utilizzato in agricoltura biologica fino dalle origini dell'agricoltura in quanto fortifica e rende un ambiente inospitale alla vita dei parassiti;
  11. LITOTAMNIO: ricco di meso elementi indispensabili alla vita delle piante, migliora lo sviluppo vegetativo e crea un ambiente inadatto a crittogame ed insetti;
  12. CAOLINO: fortificante naturale, capace di disorientare i predatori di foglie e frutti, creando una corazza meccanica sugli organi aerei. Indicato anche come ombreggiante naturale in situazioni climatiche avverse.
  13. POLVERE DI ROCCIA
  14. LECITINA DI SOIA: emulsionante vegetale dalle proprietà antioidiche;
  15. : per le proprietà deterrenti e deumidificante, tiene lontano insetti e funghi delle foglie, agisce inoltre come schermo solare dai raggi ultravioletti;
  16. SILICATO DI SODIO: crea una corazza impenetrabile dagli organi succhiatori degli insetti, proteggendo così da attacchi di insetti e crittogame;
  17. BICARBONATO DI SODIO: dalle proprietà igienizzante è impiegato per asciugare tutte le forme liquide delle crittogame ed evitare il loro sviluppo.
  18. ARTEMISIA: per la presenza di oli eterici, ha un'azione deterrente verso insetti terricoli;
  19. NEEM CAKE: prodotto ricavato dai semi dell'albero di neem, distribuito nel terreno ha un'azione benefica verso nematodi ed insetti  terricoli (soprattutto nelle coltivazioni in vaso e protette);
  20. CASTOR CAKE: prodotto estratto dalla pianta del ricino, ha capacità repellente verso piccoli animali che vivono nell'orto e nel giardino (roditori in genere e topolini di campagna)

Solfato di rame


Solfato di rame 

Principio attivo: ione rame (Cu++)  

Notizie generali: il solfato di rame è altamente solubile in acqua ed ha un titolo in rame metallo del 25,5% (i formulati in commercio ne contengono dal 13% al 25%), un pH piuttosto acido, una scarsa aderenza ed un’elevata fitotossicità. E' presente in natura come minerale calcantite (cristalli blu triclinici). Questo sale, normalmente, non viene utilizzato tal quale, ma neutralizzzato con idrossido di calcio (calce) per formare la poltiglia bordolese, un composto insolubile che rimane in sospensione nell'acqua. L'attività fungicida della poltiglia bordolese dipende dai rapporti tra solfato di rame e idrato di calcio: se il composto ottenuto è acido, il prodotto ha un'azione pronta ma poco persistente, mentre se è alcalino è più persistente, ma meno efficace. Come tutti i prodotti a base di rame non possiede proprietà endoterapiche  

Meccanismo d'azione: l'attività anticrittogamica, indipendentemente dalla forma di rame impiegata, è dovuta allo ione rame Cu++ e si esplica nelle modalità già descritte per l'idrossido di rame.  

Spettro d'attività: in genere i composti a base di rame sono impiegati nella lotta preventiva contro una vasta gamma di organismi fungini, specialmente Albugo, Alternaria, Bremia, Cercospora, Cytospora, Colletotricum, Coryneum, Cycloconium, Cylindrosporium, Deuterophoma, Diplocarpon, fumaggine, Gibberella, Gloeosporium, Guigardia, Marsonina, Nectria, oidi, Penicilium, Peronospora, Phoma, Phyllostica, Phragmidium, Phytophtora, Phomopsis, Plasmopara, Puccinia, Septoria, Sclerotinia, Sphaeropsis, Taphrina, Tilletia, Uromyces, Venturia. Esplicano anche un'azione battericida molto importante.  

Registrazione: in Italia sono registrati diversi prodotti a base di solfato di rame (tribasico).  

Intervallo di sicurezza: 20 giorni.  

Settore d'impiego: fruttiferi, drupacee, pesco, nettarine, percoche, ciliegio, susino, albicocco, olivo, mandorlo, pomacee, melo, pero, cotogno, agrumi, arancio, limone, mandarino, nocciolo, noce, frutta in guscio, nespolo del giappone, actinidia, frutta minore, fragola ortaggi, pomodoro, fagiolo, fagiolino, pisello, cavoli, peperone, prezzemolo e simili ortaggi a foglia, cavolfiori, cavoli di bruxelles, broccoli, carota, sedano, melanzana, cetriolo, melone, anguria, aglio, cipolla e simili ortaggi a bulbo, insalata, cardo, carciofo, patata, zucchino, cicoria, rapa, ravanello e simili ortaggi a radice, spinacio, zucca, bietola, cece, lattuga, cucurbitacee, bietola da orto, bietola rossa, indivia, scalogno, asparago, spinacio, barbabietola da zucchero, contro alghe e molluschi della risaia, tabacco, cereali, oleaginose, floreali, rosa, ciclamino, filodendro, cipresso, ornamentali e forestali.  

Tossicità e selettività: il rame è un metallo pesante che, accumulandosi nel suolo, può favorire la mortalità della microfauna terricola; tale rischio è maggiore nei suoli acidi. L’effetto deprimente sull’attività dei microrganismi del terreno induce una sensibile riduzione del processo di umificazione. Il rame, ad elevate concentrazioni, può provocare danni agli ausiliari (coccinellidi, crisope, imenotteri, acari fitoseidi). Non è tossico per le api, mentre lo è per i pesci. Poco tossico per i mammiferi. DL50 orale acuta per ratti: 1000 mg/kg. Classe Tossicologica Nc (non classificato), Xn (nocivo), Xi (irritante), Xt (tossico). Fitotossico per la maggior parte delle specie vegetali, se utilizzato tal quale e non neutralizzato con idrossido di calcio.  

Compatibilità: è sconsigliabile miscelare la poltiglia bordolese con piretrine naturali, rotenone, Bacillus thuringiensis, virus della granulosi della carpocapsa, polisolfuri, oli minerali.  

Utilizzazione in agricoltura biologica: fungicida. E’ consentito l'impiego previa necessità riconosciuta dall'organismo di controllo o dall'autorità di controllo. Fino al 31 dicembre 2005, nel limite massimo di 8 Kg di rame per ettaro per anno e dal 1° gennaio 2006, nel limite massimo di 6 Kg di rame per ettaro per anno, fatte salve disposizioni specifiche più restrittive previste dalla legislazione sui prodotti fitosanitari dello Stato membro in cui il prodotto sarà utilizzato. Per le colture perenni, gli Stati membri possono disporre che, in deroga a quanto detto, i tenori massimi siano applicati come segue: - il quantitativo totale massimo utilizzato a decorrere dal 23 marzo 2002 fino al 31 dicembre 2006 non deve superare 38 Kg di rame per ettaro; - a decorrere dal 1° gennaio 2007, il quantitativo massimo che può essere utilizzato ogni anno sarà calcolato detraendo i quantitativi effettivamente utilizzati nei quattro anni precedenti dal quantitativo totale massimo di 36, 34, 32 e 30 Kg di rame per ettaro, rispettivamente per gli anni 2007, 2008, 2009 e 2010 e per gli anni successivi.  

Il solfato di rame



Il solfato di rame o solfato rameico è un composto chimico a base di rame e zolfo di formula CuSO4. Questo sale esiste in forme diverse a seconda del grado di idratazione. La forma anidra, CuSO4, è di colore verde pallido o bianco grigiastro, mentre la più comune forma pentaidrata, CuSO4·5H2O, è blu brillante.
Tra gli usi del solfato di rame pentaidrato si cita l'impiego in agricoltura come anticrittogamico fungicida e, in minor misura, come concime.

Il solfato di rame pentaidrato è un anticrittogamico dotato di attività biocida nei confronti di funghi, batteri e alghe. Usato a partire all'incirca dalla seconda metà del XIX secolo, ha una forte azione fitotossica, perciò i formulati commerciali contengono additivi che hanno lo scopo di correggere il pH e ridurre la tossicità nei confronti dei vegetali: questo avviene, ad esempio, nella poltiglia bordolese .
Viene impiegata come fungicida cuprico in frutticoltura e viticoltura e contiene come componente alcalinizzante l'idrossido di calcio.

La poltiglia bordolese ha origini antiche e il suo nome deriva da Bordeaux, la città francese dove fu sperimentata per la prima volta più di cento anni fa. Se non la conosciamo personalmente, perché non l’abbiamo mai usata, certamente conosceremo però il suo magico colore celeste-turchese con cui i nostri nonni coloravano un po’ tutto, dalle vigne ai pomodori, dalle rose ai muri delle case di campagna, che venivano sempre investiti dagli spruzzi durante i lavori di irrorazione.
La poltiglia bordolese è un miscuglio di solfato di rame e idrossido di calcio, che va disciolto nell’acqua e spruzzato sulle piante, aderisce e non viene dilavato dalla pioggia. L’azione fungicida espletata dipende principalmente dal rapporto tra questi due elementi. Maggiore è la percentuale di solfato di rame, più efficace sarà l’azione contro i funghi, mentre minore sarà la persistenza e viceversa.