La stevia nell'orto

Chi ama coltivare l'orto può prendere in considerazione anche la coltivazione della stevia, una pianta le cui esigenze non sono certamente particolari. Può essere coltivata sia in vaso che in terra.
La semina della stevia viene effettuata all'inizio della stagione primaverile; il trapianto deve avvenire non prima che la pianta abbia messo il secondo paio di foglie vere (il terzo se si conta quello del germoglio).
Quando la pianta avrà raggiunto un'altezza di circa 10 cm è possibile compiere una prima operazione di cimatura (operazione che si esegue asportando la parte apicale di un germoglio); è necessario lasciare almeno uno o due nodi con le proprie foglie così da consentire lo sviluppo dei getti ascellari; questi, una volta che si saranno allungati, dovranno subire un'identica cimatura. Ciò consentirà una notevole produzione di foglie. Dopo che la pianta avrà raggiunto una lunghezza variabile fra i 50 e i 60 cm si potrà tagliare la pianta e raccogliere i tralci.
La stevia è una pianta resistente (tollera anche temperature vicine agli 0 °C e si adatta a diverse situazioni climatiche) e facile da coltivare (quello che non è facile è reperire i semi), ma ciò non significa che non necessiti di alcune cure affinché possa rimanere sempre in salute.
Il periodo nel quale la stevia produce il maggior numero di foglie è quello che parte da primavera avanzata e finisce con l'inizio della stagione autunnale. Durante questo periodo la coltivazione della stevia può avvenire all'esterno e la pianta può essere lasciata esposta direttamente al sole; è bene però ricordare che in questo caso si rendono necessarie frequenti annaffiature e concimature.
È opportuno verificare che l'acqua non ristagni perché si corre il rischio di far marcire le radici; l'annaffiatura della stevia deve essere come quella che si esegue con i bonsai, ovvero si toglie il sottovaso e si lascia scorrere l'acqua in eccesso.
Le piante di stevia che vengono coltivate nei contenitori richiedono come substrato un miscuglio fatto di torba bionda (60%) e di torba scura (40%); a tale miscuglio deve essere aggiunto un kg di concime per metro cubo e anche del materiale inerte che consenta un drenaggio ottimale dell'apparato radicale.

Semi di Stevia rebaudiana

Stevia - Stevia rebaudiana Bertoni
Atlante delle coltivazioni erbacee - Piante aromatiche

Famiglia: Asteraceae
Specie: Stevia rebaudiana Bertoni
Nome comune: Stevia

Origine e inquadramento

La Stevia rebaudiana Bertoni è originaria della valle del Rio Monday nel Nord-est del Paraguay. Le prime notizie sull’esistenza di questa pianta risalgono al suo uso da parte degli indigeni Guaranì che la chiamavano caà-ehe (erba dolce) e la utilizzavano per  coprire il gusto amaro dell’Ilex paraguayensis con cui si preparava un infuso chiamato: “Mate” (il the del Paraguay) leggermente eccitante per un basso contenuto di caffeina.
La Stevia rebaudiana  è un’Asteracea, descritta dapprima dal botanico paraguayano Moises Santiago Bertoni (1857-1929), di Asuncion, come Eupatorium rebaudianum, fu poi esattamente classificata, nel genere Stevia, da William Botting Hemsley (1843-1924), ricercatore inglese dell’Orto Botanico di Kew. Il nome della specie, "rebaudiana", le è stato conferito in omaggio al chimico Rebaudi che per primo studiò le caratteristiche chimiche delle sostanze edulcoranti contenute nella pianta.
Stevia rebaudiana Coltivazione sperimentale di Stevia rebaudiana - Concimazione azotata in fase di prefioritura
(Progetto Co.Al.Ta.2 - foto Eugenio Cozzolino)

Un po' di notizie

Sono state descritte più di 150 specie di Stevia, ma la rebaudiana è l'unica con importanti proprietà dolcificanti. Le foglie contengono un insieme complesso di glicosidi diterpenici. Queste sostanze sono caratterizzate dalla presenza nella loro struttura di 3 molecole di glucosio. Dei 4 edulcoranti (stevioside, rebaudioside A, rebaudioside C, dulcoside A), che si trovano in concentrazioni maggiori nelle foglie, lo stevioside (3-10% del peso secco delle foglie) e il rebaudioside A (1-3%) hanno proprietà fisiche e sensoriali ben caratterizzate con un potere dolcificante rispettivamente di 110-270 e 180-400 volte superiore rispetto al saccarosio.
La Stevia può essere impiegata come dolcificante a zero calorie sotto forma di foglie fresche o in polvere, estratto disidratato o concentrato liquido di estrazione acquosa e/o idroalcolica. I prodotti di estrazione possono essere usati in diverse preparazioni alimentari precotte e da forno poiché sono stabili a temperature fino a 200°C e non fermentano.
Hanno impieghi analoghi ai dolcificanti artificiali a basso contenuto calorico e sono utilizzati soprattutto come dolcificanti per migliorare il gusto di alimenti e bevande non alzano il livello di glucosio nel sangue. In medicina è impiegata come agente anti-iperglicemico per la cura di patologie della pelle, nel trattamento dell'ipertensione per la sua azione cardiotonica e per molte altre patologie. In tabella 1 sono riportati gli usi concessi nei diversi paesi del mondo.

Esigenze

La specie non sembra avere particolari esigenze nei riguardi del terreno. In natura cresce infatti  su terreni poveri, sabbiosi, con falda idrica superficiale. Questo avviene normalmente in zone come i margini delle paludi e le praterie. Nei riguardi della temperatura sembra avere un range abbastanza ampio con un optimum di 23°C. Resiste bene a valori prossimi allo 0°C.
Le esigenze nutrizionali sono elevate per il potassio e l’azoto tra i macroelementi e per il  ferro e manganese tra i microelementi. Per una produzione di biomassa di circa 7500 kg (ca 40-50% di foglie)  si asportano 180 kg/ha  di potassio, 105 kg/ha di azoto e 23 kg/ha di fosforo.
Nei riguardi dell’irrigazione bisogna assicurare alla pianta le giuste condizioni di umidità dopo il trapianto e prima della raccolta delle foglie. Dove il clima permette un secondo raccolto è indispensabile un’irrigazione post-raccolta per favorire l’emissione di ricacci. Durante la stagione secca bisogna provvedere a irrigazioni di soccorso.

Coltivazione

In Italia il periodo migliore per il trapianto ricade nel mese di aprile per le temperature miti e le frequenti piogge che assicurano un buon attecchimento delle piantine ed uno sviluppo uniforme.
Le piantine vengono poste in campo ad una densità di 5-6 piante per metro quadrato con interfila di 60 cm. L’assorbimento dei nutrienti si verifica nei 30 giorni seguenti il trapianto e solo per l’azoto anche in prossimità della fioritura. Di norma si ottengono 2 raccolti di cui il primo nel mese di luglio ed il secondo generalmente più abbondante in settembre-ottobre.
La Septoria steviae e Sclerotinia sclerotiorum   sono le principali malattie funginee che colpiscono la stevia.

Riferimenti bibliografici

- Midmore D.J. and Rank A.H. A new rural industry - Stevia - toreplace imported chemical sweeteners. Report for the Rural Industries Research and Development Corporation 02/22/2002; 55 p.
- Soejarto D.D., Kinghorn A.D. and Farnsworth N.R. Potential sweetening agents of plant origin. III. Organoleptic evaluation of stevia leaf herbarium samples for sweetness. J. Nat. Prod. 1982; 45: 590-599.
- Andolfi L., Ceccarini L., Machia M. 2002. Caratteristiche bioagronomiche di Stevia rebaudiana. Informatore Agrario, 23: 48-51.
- Natural 1 Dicembre 2007 pp 34-35
Scheda a cura di Eugenio Cozzolino
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Semina : in primavera
Fioritura : da Settembre in poi
Può essere facilmente coltivata in vaso. Necessita di luce ed annaffiature costanti.
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Coltivare la STEVIA RABAUDIANA

 
Coltivare la STEVIA RABAUDIANA è possibile? 
La risposta è si!
Mentre non è possibile commercializzare la stevia come dolcificante, nulla impedisce di coltivarla e commercializzarla come pianta ornamentale. 
E così che la si può trovare in commercio attualmente anche in Italia.


Recentemente, dopo qualche ricerca,  abbiamo comprato i semi e al momento attendiamo di veder spuntare i primi germogli. Nel frattempo l'abbiamo già provata in foglie secche e sbriciolate: leggete l'articolo sulla Torta con la stevia al posto dello zucchero.

Sicuramente vi aggiorneremo su queste pagine sui progressi del 'vivaio': dal primo semino messo in terra all'essiccamento delle foglie.

Nel frattempo, in risposta a richieste pervenute via email e tramite il profilo facebook del Sentiero, riporto una sintesi delle indicazioni che ho ricevuto da chi mi ha venduto i semi, che ho integrato con alcune preziose informazioni reperite in rete, nonché con la nostra prima personale esperienza di semina della Stevia Rabaudiana.
Quello che segue è di fatto il nostro 'manuale operativo' della Stevia, ad oggi. :)



CARATTERISTICHE 

DELLA STEVIA RABAUDIANA

La Stevia rabaudiana è una pianta rustica molto resistente, perenne o semiperenne a seconda del clima in cui viene coltivata. Con le dovute attenzioni la pianta si conserverà in perfetta salute e ci gratificherà con una generosa gustosissima produzione di foglie!
In Italia è possibile coltivarla a qualsiasi latitudine, certamente nelle zone più fredde sarà opportuno usare maggiori accortezze specialmente in inverno quando è consigliabile proteggere la parte basale (che germoglierà in primavera) con pacciamature. Se in inverno le temperature scendono frequentemente sotto lo zero è consigliabile ricoverare la pianta in ambienti protetti, almeno fino al termine delle gelate notturne.

Ama i terreni sciolti e ben drenati quindi per la messa a dimora è indicato un buon terriccio biologico tagliato con torba e ben drenato per non soffocare le radici. Come drenante consiglio di utilizzare ciotoli, argilla espansa, ghiaia; personalmente non utilizzerei polistirolo dal momento che si tratta comunque di un materiale chimico che inquina e che a contatto con le radici andrebbe a 'nutrire' le nostre foglie.
Non ha particolari esigenze rispetto all'acidità del terreno sebbene alcuni coltivatori indicano un pH ideale tra il 6-7. Vegeta bene in posizione semiombreggiata, ma la Stevia rabaudiana dà il meglio di sè se coltivata in posizione soleggiata.

Arriva ad un'altezza di mezzo metro circa, ha fiori ermafroditi molto piccoli, numerosi, di colore biancastro, impollinati dagli insetti. La fioritura è tardo-autunnale. Ha foglie ovate, opposte.
La Stevia si riproduce per seme e si moltiplica per talea.

Nell'immagine: La nostra prima piantina di Stevia a 6 settimane dalla semina.

REPERIRE I SEMI DI STEVIA

Dove reperire i semi di Stevia Rabaudiana è una delle questioni più impegnative. Infatti non è facilissimo trovare i semi di stevia.
Sicuramente non negli alimenentari, nei supermarket, ma nemmeno in gran parte di erboristerie e dei vivai.
Occorre cercare accuratamente e chiedere in giro.
Cercare sia su internet tra commenti, forum e articoli che chiedendo agli amici e conoscenti, magari qualcuno lo sa!
Dovete trovare un vivaio che 'tratti' l'argomento e disponga di semi o piante adulte che possono essere vendute, talvolta, anche come piante ornamentali. Oppure potete recarvi a  fiere di alimentazione alternativa (che io chiamerei tradizionale)  o florvivaistiche. Io ad esempio ho preso semi e foglie a  Fa' la cosa giusta (link 2).


LA SEMINA

Se avete trovato finalmente i semi di Stevia e potete cimentarvi nella semina! 
E' necessario sapere come prima cosa che la germinazione è molto bassa, i semi sono piccoli e leggerissimi, volano che è un piacere!
Vanno adagiati in un letto di terra sciolta e umida e quindi ricoperti con un sottile strato per far si che non scappino.. La terra va mantenuta umida e, data la delicatezza e la leggerezza del seme, è consigliabile utilizzare un nebulizzatore fine. Il tempo di germinazione è variabile, da una settimana a....oltranza, ho sentito dire di semi dati per defunti germogliati dopo diverse settimane!

La semina si effettua all'inizio della primavera, possibilmente dentro casa e vicino a una finestra in modo da poter ricevere il calore del sole durante il giorno. Un suggerimento prezioso che mi è stato dato è quello di ricoprire la semina con un tessuto a mezz'ombra, lo si trova in qualsiasi vivaio.
Le piantine vanno trapiantate non prima di aver messo il secondo paio di foglie vere (il terzo contando quello del germoglio). A questo punto, scongiurato il pericolo di ulteriori gelate, è possibile metterle a dimora all'esterno avendo cura di proteggerle ancora sino a quando le piante non saranno ben avviate.


MOLTIPLICAZIONE PER TALEA

La riproduzione per talea a partire da una pianta avviata è molto più semplice e ha un'elevata percentuale di successo. Per i dettagli di questa pratica, che non ho ancora sperimentato in prima persona, rimando al sito di Lucio Longo che mette a disposizione un accurato set fotografico che descrive meglio di tante parole la riproduzione per talea della Stevia.


PRODUTTIVITA' DELLA STEVIA

Il periodo di maggior produttività è quello che va dalla tarda primavera all'inizio dell'autunno. Durante questo periodo la Stevia rabaudiana va innaffiata spesso e, avendo un 'metabolismo' (crescita e fotosintesi) particolarmente veloce, anche concimata spesso (evitando accuratamente l'utilizzo di concimi chimici)

Per ottenere dalla Stevia una grande quantità di foglie con un tenore zuccherino più concentrato è necessario seguire le seguenti indicazioni:

- eseguire la prima cimatura quando le piantine avranno raggiunto un altezza di 10-12 cm ;

- la cimatura va effettuata asportando gli apici vegetativi in modo da lasciare 2 nodi e relative foglie per consentire lo sviluppo di nuovi getti ascellari (da cimare a loro volta adottando lo stesso criterio);

- così impalcata la pianta andrà lasciata vegetare fin quando i tralci non avranno raggiunto una lunghezza di 50 cm circa; questo per consentire alle preziose foglie di 'maturare', dal momento che la capacità dolcificante è maggiore quanto più sono adulte le foglie.;

- la raccolta dei rami andrà fatta usando il criterio sopraindicato di cimatura, ovvero lasciando 2 nodi pronti per la successiva vegetazione;

Una volta raccolti i rametti vanno fatti essiccare, possibilmente all'aperto all'ombra o comunque in un locale ben areato e asciutto. A essiccazione avvenuta si possono separare le foglie dai rami e conservarle tal quali oppure dopo averle sbriciolate. Si consiglia di conservarle in vasi di vetro chiusi ermeticamente. La stevia è un dolcificante naturale. Leggete quali solo gli altri dolcificanti naturali alla pagina Dolcificanti naturali: alternative allo zucchero raffinato.


MALATTIE E INCONVENIENTI RISCONTRATI NELLA PIANTA

Le malattie che si riscontrano più di frequente nella coltivazione della Stevia rabaudiana ono soprattutto di natura fungina.
Non ci sono problemi particolari a combattere tali miceti, ma, essendo la Stevia una pianta destinata all'alimentazione sia come prodotto fresco che sotto forma di polvere dolcificante, è opportuno non utilizzare prodotti antiparassitari.

Lo stesso dicasi per l'attacco di insetti fra cui prevale la farfallina bianca e gli Afidi. E' consigliabile ricorrere alla lotta integrata alternando la somministrazione di piretro naturale con l'immissione di predatori naturali. Per contenere al massimo i problemi fungini è consigliabile che l'acquisto della pianta venga fatto presso produttori professionali.